IL MUSEO DEL MANIFESTO
Il Museo del MANIFESTO di Parabita viene fondato nel 1982 da Rocco Coronese, artista, docente e direttore dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone, scomparso nell’agosto 2002.
Il Museo ha una vastissima collezione di manifesti raccolti dal suo fondatore, con sezioni di cinema, teatro, turismo, pubblicità, politica.Rocco Coronese delinea lo sviluppo del Museo pensandolo aperto e dinamico, come un centro che raccoglie, conserva, espone manifesti, organizza incontri e seminari e stabilisce uno stretto rapporto con gli istituti scolastici del territorio, per diffondere una lettura dell’affiche nelle sue diverse angolazioni.Le iniziative proseguono nel 1984 con una grande mostra “Il Manifesto Polacco Cinema Teatro e Musica”, organizzata con la collaborazione dell’Ambasciata della Polonia in Italia e presentata dal critico Enrico Crispolti, e fino al 1988 Coronese conduce, con il contributo di amici e sostenitori, un’attività pubblica di incontri con studenti, docenti e cittadinanza.Negli anni successivi Coronese organizza mostre in altre località poiché a Parabita la realizzazione di un museo con carattere di stabilità incontra difficoltà logistiche, ma porta sempre avanti il progetto originario di una struttura museale che, promossa da un privato, svolga nel territorio attività culturale anche con il sostegno dell’ente pubblico.
Soltanto nel 2002 l’Amministrazione Comunale di Parabita assegna al Museo del Manifesto una parte di Palazzo Ferrari per l’attività del Centro e per l’esposizione dei manifesti e Coronese riprende i lavori con la mostra “l’Arte nei Manifesti” che si inaugura nel giugno dello stesso anno.Rocco Coronese scompare improvvisamente il 5 agosto 2002.Oggi il Museo del Manifesto ha sede stabile a Parabita e la figlia Cristina, architetto, ne prosegue l’attività secondo il percorso tracciato dal padre, curando esposizioni temporanee ed interventi di carattere didattico finalizzati al coinvolgimento delle scuole sul tema della grafica e della comunicazione visiva.
Il materiale che Rocco Coronese ha riunito costituisce la testimonianza viva della nascita e degli sviluppi dell’immagine, il cui studio permette di stabilire relazioni con la storia dell’arte e le sue avanguardie, con le tecniche di stampa ed i suoi sviluppi. Attualmente chiuso per lavori di restauro di Palazzo Ferrari.
Scheda biografica di Rocco Coronese, artista e fondatore del Museo del Manifesto
Rocco Coronese nasce a Parabita nel 1931. Inizia la sua attività di artista come pittore frequentando negli anni cinquanta gli ambienti artistici romani.
Dal 1969 si dedica alla scultura con l’impiego del legno, dei laminati plastici e del ferro.La sua costante attività di artista lo porta ad esporre nelle maggiori città italiane.Sono numerose le esposizioni di sculture che Coronese realizza in spazi aperti tra cui quelle di Roma, Lecce e Parabita, dove la mostra coinvolge tutti i cittadini e rappresenta, negli anni settanta, un evento straordinario ed avanzato. Per l’epoca è infatti avanzata l’idea che proprio attraverso questi interventi artistici possa avvenire la valorizzazione dei luoghi e della loro storia.Sempre a Parabita progetta e realizza per il Parco Comunale la fontana, i cancelli e le pavimentazioni.
Si interessa di grafica e di comunicazione d’immagine collaborando con riviste e case editrici, con la RAI e con l’Ufficio Stampa del Comune di Roma.Accanto alle sculture espone opere di grafica realizzate con diverse tecniche a complemento di un discorso univoco. Sono diversi i supporti ma identico è il processo ideativo: passare dal segno grafico su un piano all’azione nello spazio significa per lui continuare un medesimo gesto attraverso fasi successive tutte convergenti in una stessa ricerca.
A partire dai primi anni settanta svolge anche un’intensa attività didattica come docente di Grafica Pubblicitaria all’Accademia di Belle Arti di Lecce e in seguito come docente di Plastica Ornamentale all’Accademia di Belle Arti di Frosinone, di cui è due volte direttore.La raccolta dei manifesti e il progetto di creare una struttura aperta ad un dinamico scambio culturale inizia proprio negli anni settanta, quando Coronese verifica, nell’ambito del rapporto didattico con gli allievi, l’importanza dell’analisi del manifesto come di ogni altro tipo di stampato, sotto il profilo della ideazione e progettazione.
Testi a cura dell’arch. Cristina Coronese
Le attività di catalogazione e digitalizzazione
La collezione di manifesti del cinema di Rocco Coronese è stata in parte catalogata, inventariata e digitalizzata nelle seguenti pagine: il catalogo attuale consta di più di 3000 unità fra manifesti, locandine e fotobuste.
La documentazione presa in esame si presenta sostanzialmente in buono stato; tuttavia, l’intera collezione necessita di una urgente ricollocazione poiché i locali adibiti alla loro conservazione non risultano consoni e appropriati: ed infatti questa la causa principale del deturpamento e del deterioramento dei manifesti, molti dei quali sono stati aggrediti dall’umido, rosicchiati dai topi e/o da volatili, si sono ammuffiti e generando costantemente vermicelli che ne divorano la cellulosa. Fortunatamente, questi danni non hanno eroso totalmente i documenti, che risultano ancora leggibili e godibili: tuttavia si suggerisce di adottare delle precauzione e una salvaguardia della collezione il più presto possibile.
Il criterio analitico riguardante la catalogazione è stato basato sulla tipologia di documento e sul genere d’appartenenza della pellicola.
I principali tipi di documentazione e le loro misure standard sono:
– Locandine 33×70 cm, orizzontali o verticali;
– Fotobuste 50×70 cm, orizzontali o verticali;
– Manifesti 100×70 cm;
– Manifesti 100×140 cm;
– Manifesti 200×140 cm; in uno o due fogli.
I generi scelti e preposti per la catalogazione sono stati decisi in base ad una loro miglior suddivisione, così da permettere delle ricerche fisiche più rapide: DRAMMATICO; COMMEDIA; HORROR; THRILLER; CARTOON; FANTASCIENZA; GUERRA; EROTICO; SENTIMENTALE; WESTERN; DOCUMENTARIO; AVVENTURA E AZIONE.
Questi generi rispecchiano sostanzialmente le principali macrocategorie della collezione.
A livello cronologico, il presente catalogo contiene manifesti di opere cinematografiche realizzate principalmente negli anni ‘60 e ‘70, ma vi sono anche opere degli anni ‘50, ‘80 e ‘90.
I manifesti sono stati catalogati inoltre in base al loro anno di stampa, di realizzazione della pellicola, del regista, degli attori, del paese di produzione e contengono infine una breve descrizione sullo stato di salute del documento.
Infine, sfruttando a pieno la ipertestualità del foglio elettronico, per quasi ogni manifesto è stato allegato il link della rispettiva pagina dell’opera cinematografica presente sul sito IMDb, ovvero l’Internet Movie Database, che potrà fornire ulteriori informazioni al fruitore del catalogo o all’interessato.
Buona fruizione.